Mille miliardi è sostanzialmente la mia dichiarazione d’amore nei confronti della natura e delle piante in particolare. I primi organismi viventi a colonizzare il suolo furono i vegetali. Rendiamo agli alberi l’onore e lo spazio che meritano. Mettiamoci la terra!
Una parte della comunità scientifica è concorde nel ritenere che piantare alberi, almeno una quota di quelli che sono stati abbattuti negli ultimi due secoli, ci permetterà di guadagnare un po’ di tempo per mettere in atto serie ed efficaci misure contro il riscaldamento globale. Il Prof. Stefano Mancuso – per chi ancora non lo conoscesse ecco il suo CV
, i suoi libri, la sua voce – parla di mille miliardi nei prossimi 10 anni.
Si sono sollevati anche pareri contrastanti, ed altri esperti hanno avanzato alcune perplessità in merito. Certamente deve essere bloccata la deforestazione, e vanno tutelate le aree in cui la natura, autonomamente, ha ripreso i propri spazi. Eppure, a prescindere dagli effetti benefici teorici sul fronte della lotta al riscaldamento globale, piantare alberi – con attenzione, criterio, e supervisione – mi sembra un atto eticamente dovuto.
Iniziamo?
Bene, mettiamoci la terra!
Se siete proprietari di un terreno inutilizzato mettetelo a disposizione per rigenerare un piccolo angolo di bosco. Non parlo di un campo di alberi tutti uguali, ma di un ambiente vario e carico di biodiversità che arricchisca il terreno e dia riparo alle specie animali.
Il progetto avrà una supervisione tecnico-scientifica, e non richiederà ulteriore impegno economico da parte vostra.
Il vostro impegno – e quello dei vostri eredi – sarà quello di non tagliare nulla per i prossimi 100 anni.