Chi sono: una descrizione affatto seria nei contenuti ma bislacca nella forma. Il mio manifesto esistenziale e morale.
La prima cosa che faccio quando visito un sito è andare a cercare informazioni sulle persone che ci sono dietro: i loro nomi, cosa fanno, cosa pensano. Sono normalmente descrizioni molto precise nei fatti, ma spesso poco filosofiche.
Questa sarà l’esatto contrario. Se avete curiosità di sapere cosa è stata finora la mia vita, posso riassumerla in pochi fatti cronologicamente raccontati:
- Infanzia irreprensibile.
- Adolescenza discutibile.
- Una voce assurda e qualche esperienza di doppiaggio.
- 2 figli avuti presto.
- L’ISEF e il lavoro nelle palestre.
- Un tedioso ma utile lavoro amministrativo.
- Qualche relazione sentimentale.
- Una strana libera professione.
- Un tumore (eh sì, tecnicamente ho fatto io pure quello).
- Un corso di Project Management.
- Una passione viscerale per la montagna e gli alberi.
"Donna che piange", Pablo Picasso. Qualsiasi dipinto scegliate, mi assomiglia.
Sono davvero poco performante secondo i canoni occidentali. Sopra i 40 (per giunta donna) esteticamente bruttina, fisicamente rotta. Di buone maniere, questo me lo concedo, ma fondamentalmente insicura e asociale. Sto ancora cercando di scoprire quale sia il mio posto nel mondo, ma ho una certezza.
Signore e Signori, abbiamo fatto un pasticcio grande. La nostra presunta “intelligenza superiore” ha causato danni immani alle altre Creature ed al Creato, perdonatemi il laico riferimento biblico. Bene, abbiamo il dovere etico e morale di provare a porre rimedio, visto che quanto è stato fatto è un crimine. Dobbiamo scontare la nostra pena con il servizio civile.
Armiamoci quindi di vanghe e badili e piantiamo alberi. Attenti, però, questa è un’azione non violenta, quindi non vogliamo eserciti di alberi uniformati messi per fila e per riga rigorosamente sull’attenti! Un bosco naturale assomiglia più a Woodstock: vario, colorato, disordinato, vagamente lisergico…
Ah, mi chiamo Federica.