Altre idee e progetti per la tutela della natura e degli animali.
Progetti scolastici: parlando di Creature, mi sembra doveroso partire dai bambini. Molte scuole dispongono di uno spazio esterno sufficiente per piantare dei mini-boschi con il metodo Miyawaki. II progetto ben si presta ad incrementare le conoscenze botaniche ed ecologiche, le abilità manuali e pratico-organizzative, l’osservazione e rilevazione dei dati con criteri scientifici. Rappresentanti dei genitori e degli studenti, proponetelo in Consiglio.
Verde urbano e periurbano: se curiosate nei siti web dei Comuni, solitamente tra le pagine dedicate all’amministrazione trasparente, troverete l’elenco delle proprietà immobiliari. Sollecitiamo gli enti locali ad utilizzare i loro terreni in progetti di restauro del verde, che utilizzino preferibilmente piantine originate da semi di specie rustiche tipiche di provenienza locale. Spesso gli interventi migliorativi degli indici di naturalità del territorio (quindi verde urbano, barriere verdi, corridoi ecologici) sono previsti nei PAT – Piani di Assetto del territorio: anch’essi sono a disposizione dei cittadini. Leggiamoli, facciamoli valere e facciamoci valere.
Barriere verdi: costituite da alberi, arbusti e piante in genere, le barriere verdi trattengono i rumore e gli inquinanti derivanti dal traffico, dalle attività industriali e dall’agricoltura. Chiaramente l’ideale sarebbe eliminare le emissioni nocive, ma nel frattempo facciamo qualcosa. Se non avete la fortuna di poter piantare intorno ai vostri confini (verificate le distanze di rispetto del vostro Comune), anche in questo caso pungolate le Amministrazioni. Potreste scoprire nei Regolamenti di Polizia Rurale, ad esempio, che le alberature e le siepi che delimitano i campi sono tutelate e ritenute di grande importanza, mentre nella realtà queste norme vengono ignorate. Possiamo richiedere prima di tutto a livello locale misure stringenti ed immediate per la tutela dell’ambiente e della salute. Il voto non esaurisce il nostro dovere civico di cittadinanza.
Corridoi ecologici: prendo a prestito la definizione di Arpa Piemonte: “elemento del paesaggio che connette due o più macchie di habitat naturale. Esso funge da habitat e da canale per lo spostamento di animali e di spore e da zona attraverso la quale avviene lo scambio genetico tra le popolazioni”. In poche parole permettono ad animali, piante e funghi di muoversi, alimentarsi, riprodursi con successo. Tutti noi possiamo identificare queste macchie vicino a casa, e verificare se esistono i collegamenti verdi di cui piante e animali hanno bisogno. Possiamo appoggiarci ad associazioni per la protezione dell’ambiente, e , ancora una volta, diventare l’ossessione degli enti locali.
Il riscatto verde degli invisibili: la mia utopia arborea brulica di “invisibili”. Anziani, bimbi sfortunati, mamme sole, immigrati, carcerati, creature rotte, incomplete o mal funzionanti secondo la logica della massima prestazione. Unici e diversificati come il mio bosco ideale. Li vorrei tutti protagonisti di una storia di redenzione in cui diventano i Custodi di quanto più prezioso abbiamo al mondo: la Natura. Coinvolgiamo associazioni, educatori e mediatori in questo tipo di progetti e mettiamo in evidenza il loro valore.
Raccontatemi le vostre idee e progetti per la tutela della natura e degli animali, realizziamoli insieme!