Colle Umberto, 22 marzo 2022
Vi racconto una storia.
Un bel giorno Federica pensò a quanto sarebbe stato bello mettersi in piazza a regalare piantine di alberi. Il periodo dell’anno era adatto, e mettere a dimora un alberello era uno dei tanti modi con cui le persone potevano prendersi cura della natura.
L’esigenza più immanente, soprattutto, era quella di donare qualcosa di bello a bambini e ragazzi, perché, si chiedeva, cos’avevano sperimentato negli ultimi due anni che fosse in grado di nutrire in loro il seme della speranza?
Mai avrebbe pensato che intenzioni tanto semplici quali “compro le piantine-vado in piazzetta San Sebastiano-regalo le piantine” potessero rivelarsi così ardue da realizzare. Una lotta contro i mulini a vento di donchisciottiana memoria. Ma lei, selezionata dalla natura per resistere ai cambiamenti climatici – come le lucertole dalle zampe grandi che si sono scoperte resistere meglio agli estremi venti tropicali sempre più frequenti – affondò gli artigli e resistette.
E l’evento si fece.
Bella iniziativa, io verrò con mia figlia e mi prenderò cura di quella piantina da te donata
Lisa, grazie perché insegni a tua figlia a prendersi cura della natura!
Federica
Bella iniziativa,
Sarebbe il caso di rifarla ogni anno.
Complimenti ancora
Grazie Stefania, conto di ripeterla, ma soprattutto di spargere l’idea!
Federica
A tutti quelli che stimo raccomando sempre: se vuoi evitare le delusioni pianta degli alberi, non ti tradiranno mai. Ogni primavera, anche se tu sarai distratto, anche se ti troverai lontano e li avrai quasi dimenticati, loro faranno il proprio dovere. Metteranno foglie e fiori, ospiteranno nidi e si allungheranno di un palmo. E in più aggiungeranno un anello al loro tronco per contare anche i tuoi anni, uno dopo l’altro, senza mai sbagliarsi.
Estenio Mingozzi
Grazie per l’albero che ho avuto ieri…
Grazie Ruggero, per aver accettato di prenderti cura di un albero e per la citazione quanto mai calzante.
Ne pianteremo sicuramente degli altri.
Grazie,
Federica